In data odierna il quotidiano La Verità riporta gli interventi di Assolirica e del vicepresidente Roberto Abbondanza in merito all’ultimo Decreto Sostegni 2021:
“Da due anni chiediamo che si intervenga sui contratti cancellati, su chi veramente ha perso le scritture. Ma niente.
In tutta Europa, le dirigenze dei teatri hanno risarcito gli ingaggi persi per il Covid.
In Italia, invece, dopo quasi due anni di fermo lavorativo e con scarsissime ricollocazioni degli artisti, si è scelto solo di sostenere le fondazioni lirico sinfoniche per risanare i debiti pregressi, accumulatisi negli anni.
Inoltre, nonostante la conferma delle quote del FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo), molte Fondazioni sono ricorse alla cassa integrazione per i dipendenti, senza alcun risarcimento ai liberi professionisti, che perdevano ogni forma di sostentamento”.
“Il ministro con questo decreto continua a distribuire fondi del contribuente a pioggia, senza un criterio che guardi alla reale attività dei professionisti della lirica.
Il requisito per accedere ai sostegni di sette giornate lavorative medie fra il 2018 e il 2019, e il combinato disposto del limite di reddito, escludono di fatto molti professionisti di alta specializzazione.
Gli artisti che si siano esibiti all’estero sono in pratica esclusi, non potendo dimostrare in alcun modo le giornate lavorative. Inoltre a causa dei contratti omnicomprensivi, che includono spese di trasferta, soggiorno e prove, il reddito risulta completamente falsato.
In questo modo, mentre si allarga la platea di persone che non esercitano questa professione con costanza, si tagliano coloro che sono indispensabili nella produzione di uno spettacolo operistico.”
Fonte: articolo La Verità