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a cura di Domenico Balzani.

A seguito delle novità normative che obbligano dal 1 aprile 2015 tutti i Teatri ad adottare il meccanismo della Fatturazione Elettronica (in quanto riconosciuti come Enti di Pubblica Amministrazione), vi inviamo qualche delucidazione su:

1) funzionamento della Fatturazione Elettronica
2) spunti di interesse relativi ad alcune modifiche da introdurre in fase di fatturazione sul calcolo delle ritenute ENPALS

La materia non è semplice e quindi la spiegazione è un po’ lunga… prendetevi qualche minuto di tempo per leggerla con calma!

1) funzionamento della Fatturazione Elettronica

Prendiamo spunto dal completo vademecum scritto dal dott. Giovanni Scoz, dottore commercialista specializzato nel settore della cultura e dello spettacolo.
Ve lo riportiamo qui di seguito in versione integrale:

“Come è noto, dal 1 Aprile 2015, sugli artisti lirici cade un nuovo obbligo: quello dell’emissione della FATTURA ELETTRONICA.
In sintesi, si tratta di inviare la fattura in un nuovo formato “elettronico” (FatturaPA).
Da qualche giorno, quindi, i vari Teatri, Conservatori, Fondazioni, ecc. vi segnaleranno che la fattura cartacea non è più valida e vi inviteranno a produrre la fattura nel nuovo formato.
Ricordiamo infatti che le predette Amministrazioni non possono più accettare le fatture che non siano trasmesse nel formato elettronico e attraverso un nuovo sistema di spedizione (il Sistema di interscambio). 
Ancor peggio, le Amministrazioni non potranno procedere ad alcun pagamento, nemmeno parziale, sino all’invio delle fatture secondo il nuovo formato.
La soluzione migliore è quella di affidarsi ad un provider di servizi esterno, è l’alternativa che consiglio. Si tratta in pratica di rivolgersi al proprio commercialista che potrà espletare direttamente o (più probabilmente) indirettamente (attraverso un provider di servizi esterno) il predetto adempimento. In questo periodo, infatti, molte società hanno implementato i loro servizi, introducendo anche la fornitura e la spedizione della fattura in formato elettronico. Ne esistono diversi sul mercato e si possono trovare facilmente su internet. I costi si aggirano dai 10/15 € (+ iva) in su, per ogni fattura spedita.
Alcune società offrono dei “pacchetti prepagati di 50 o più fatture (per esempio) che rendono agevole e poco costoso ottemperare a questo adempimento.
Per esempio vi è il sito Aruba (docFly fatturazione PA) che al momento propone un’attivazione gratuita per il primo anno (entro il 31 maggio) e un costo annuale (per il rinnovo) di 25€ all’anno.
Occorre però preliminarmente dotarsi di una casella di posta elettronica certificata (sottoscrivibile appunto con Aruba, che però ha un costo di qualche decina di euro all’anno, utile comunque per diversi altri adempimenti).
Anche il sito Digitera prevede l’acquisto di pacchetti di 50 fatture (al costo però di 250 €). Con questa piattaforma per esempio è possibile inviare la fattura cartacea, mentre tutti gli altri adempimenti saranno da loro svolti. Esistono anche altri siti che permettono la compilazione diretta “on line” della vostra fattura e l’invio diretto.
Si tratta in pratica di ridigitare gli elementi essenziali della fattura (cachet lordo, ritenuta di acconto, iva, trattenuta Inps Ex Enpals, netto da liquidare).
Il costo per questo servizio è di circa 25 € per la predisposizione e l’invio di 50 fatture.
Ci sono sul mercato, molte offerte. 

Dopo aver analizzato diversi siti, il nostro Studio (www.scoz.it) ha scelto di avvalersi della piattaforma www.studiowebraso.it predisposta dal fondatore del sito EDUmus.com (sito che raccomandiamo di visitare periodicamente in quanto segnala, tra l’altro le varie audizioni in calendario e fornisce una valida panoramica del nostro settore).
Questa piattaforma propone, per quanto riguarda l’emissione della fattura elettronica, un Servizio “tutto compreso”, senza costi fissi, a 7 € per ogni singola fattura emessa (pacchetto prepagato per 4 invi).
Ritengo che questo sito sia molto ben fatto, con personale molto qualificato (essendo del nostro settore specifico, hanno quindi già affrontato e risolte le peculiarità del nostro sistema previdenziale (Inps ex Enpals), oltre ad essere veloce e puntuale.

CONCLUSIONI:
Sicuramente, come tutte le varie innovazioni informatiche, la fase iniziale sarà quella più ostica.
Sicuramente nelle prossime settimane, una volta collaudata la procedura scelta e firmato le diverse pagine (indispensabili per delegare il soggetto ad espletare per vostro conto la predetta pratica) tutto sarà svolto più agevolmente.
Certo è che questa innovazione, imposta nello spirito della semplificazione amministrativa, porterà dei vantaggi solo agli Enti Pubblici (qualcuno ha stimato un risparmio di oltre un miliardo di euro per l’intera amministrazione) mentre per gli operatori del settore (artisti) comporterà, nel migliore dei casi, una piccola spesa aggiuntiva (per ogni fattura da emettere) oltre a qualche supplementare “brivido” (non solo ricordando la performance artistica) per l’emissione della fattura nel nuovo formato.

DETTAGLI E PARTICOLARI:
Concludiamo il presente promemoria ricordando alcuni dettagli tecnici.
1) le fatture emesse alla pubblica amministrazione dovranno essere numerate con una numerazione autonoma, identificata dal suffisso PA (pubblica amministrazione).
Per esempio, la vostra prima fattura emessa con la nuova procedura dovrà riportare il numero fattura n. PA/01
2) Potrebbe essere utile ricordare che l’anno prossimo la numerazione rimarrà invariata nel tempo, cioè non ricomincerà da PA/01 2016 ma continuerà con quella inaugurata nel 2015;
3) Nelle predette fatture occorrerà indicare obbligatoriamente, oltre ai dati del committente (Teatro X, Codice Fiscale, Partita iva, Indirizzo, eccetera) anche il nuovo riferimento identificativo (specifico ed univoco) dettaglio che vi sarà data dal Teatro oppure recuperabile dal sito indice.pa.gov.it. indispensabile per non avere lo scarto della fattura.
4) La fattura elettronica sarà instradata (trasmessa) mediante il SDi (sistema integrato di interscambio) reso disponibile da Sogei Spa;
5) Esito dell’invio: sono possibili solo due esiti. Accettazione o rifiuto;
6) Decorrenza dei termini, significa che l’amministrazione ha 15 giorni di tempo per inviare l’esito.
7) Il soggetto che si fa carico di inviare la fattura ha anche il compito di conservarla per dieci anni. Anche per questa ragione, affidarsi ad un provider di servizi esterni è utile, cosi che spetterà a loro archiviare il documento per questo lungo periodo.
8) Per i soggetti che spiccano le fatture senza iva (come chi fruisce del Regime dei Minimi o del nuovo regime Forfettario 2015) dovrà assolvere l’imposta di bollo con una nuova modalità (non potendo più applicare la marca da bollo sul documento, che non è più cartaceo). Si tratta di un pagamento virtuale, mediante cioè un modello F24, che dovrà essere pagato a consuntivo entro il 30 aprile dell’anno successivo.” 

2) spunti di interesse relativi ad alcune modifiche da introdurre in fase di fatturazione sul calcolo delle ritenute ENPALS
Dopo aver letto quanto suggerito dal dott. Scoz, veniamo in dettaglio alla compilazione di una fattura elettronica.
Bisogna evidenziare infatti che, se fino a ieri la fattura ci veniva precompilata dal Teatro, adesso siamo noi responsabili della stesura e dell’invio.

Nella fattura vanno indicati:
– il Committente (ovvero il Teatro per cui Lavorate);
– il tipo di prestazione (ad esempio “prestazione professionale per il ruolo di Rosina nella produzione di Barbiere di Siviglia”)
– il periodo di impegno (e su questo ci torneremo)
– il compenso lordo.
Dovete anche indicare, eventualmente, se avete un regime fiscale agevolato.
Solo se lo avete, però. In caso contrario procederete per via normale.
Il problema vero è IL CALCOLO DELLE RITENUTE ENPALS: diamo una spiegazione di cosa sono queste ritenute e di come si calcolano.
ENPALS non è altro che la nostra quota contributiva ai fini pensionistici che viene calcolata per un valore del 33% rispetto alla somma lorda conseguita.
Quindi, su 100 euro lorde percepite ecco che l’importo ENPALS sarà del 33 % ovvero 33 euro.

Occorre precisare che di questo 33% , una parte è a carico del lavoratore (il 9,19%) e il restante a carico del datore di lavoro (il 23,81%).
A questo punto, però, entrano in gioco ulteriori ritenute:
– un Contributo Integrativo del 1% nel caso il Compenso Giornaliero sia superiore a Euro 141,68.
– un Contributo di Solidarietà del 5% suddiviso equamente tra datore di lavoro e lavoratore (2,5% e 2,5%) nel caso in cui il Compenso Giornaliero sia superiore a Euro 308,17
.
Ricordiamo inoltre che è previsto un Minimale di Contribuzione Giornaliera dall’anno 2012 fissato in Euro 45,70.

A questo punto è bene fare tre esempi.
esempio 1: Lavoratore C3 (iscritto dopo il 1995), Compenso Giornaliero di 100 Euro
Conteggio carico previdenziale Enpals: 
Contribuzione generale= euro 100,00×33% = euro 33
Contributo solidarietà=0; (il cachet è inferiore a euro 308,17)
Contributo integrativo=0; (il cachet giornaliero è inferiore a euro 141,68)
Totale contribuzione da versare a Enpals =33,00 euro
totale ENPALS a carico del lavoratore=9,19 euro (che è il 9,19% di 100 euro)

esempio 2: Lavoratore C3 con Compenso Giornaliero di 200 euro

Conteggio carico previdenziale Enpals:
Contributo Generale= euro 200.00×33%= euro 66,00
Contributo Solidarietà=0; (il cachet è inferiore a euro 308,17)
Contributo Integrativo: poichè il cachet giornaliero è superiore a euro 141,68 si procede con il seguente calcolo: Euro 200,00-141,68= euro 58,32×1%=euro 0,5832
Totale da versare a Enpals= 66 + 0,5832= 66,5832 euro
totale ENPALS a carico del lavoratore è=18,34 euro (che è il 9,19% di 200 euro) +0,5832 euro

Esempio 3: Lavoratore C3 con Compenso Giornaliero di euro 400

Conteggio carico previdenziale Enpals:
Contribuzione Generale euro 400,00×33%= euro 132,00
Contributo Solidarietà: poichè il cachet giornaliero è superiore a 308,17, si calcola in questo modo: euro 400,00-308,17=91,83×5%=euro 4,5915 (metà pagato dal lavoratore e metà dal Teatro)
Contributo integrativo: il contributo sarà calcolato sulla differenza tra il massimale di euro 308,17-141,68= euro 166,49×1%=1,6649 euro
Totale da versare a Enpals= euro 132,00+4,5915+1,6649= euro 138,2564.
Totale a Carico del Lavoratore sarà 36,76 euro (che è il 9,19% di 400 euro) +1,6649+2,295 (metà del Contributo Solidarietà)=40,7199 euro PER OGNI GIORNATA.

Di conseguenza, se prendete un compenso lordo totale di 8000 euro e lavorate 20 giorni, ecco che avrete un compenso lordo giornaliero di 400 euro e un versamento (per la vostra parte di 40,7199 al giorno) che moltiplicato per 20 giorni dara’ un totale di versamento Enpals di 814,398 euro.

Il Teatro invece versera’ 95,24 +2,295=97,535 al giorno che moltiplicato 20 diventano 1950,7 euro.

A questo punto, ricordiamo a tutti che C3 è la sigla che indica i lavoratori iscritti all’Enpals dopo il 1995, mentre Y3 indica i lavoratori iscritti prima del 1995.

La differenza tra queste due posizioni è solo per il massimale contributivo che, per i lavoratori Y3 (iscritti prima del 1995) è fissato a 1401,86 giornaliere per due giorni di contribuzione.

Quindi se uno va a un cachet di 10.000 euro a recita, e fa due prove con una recita, dovrà tenere a mente che dividendo per tre il massimo che verrà riconosciuto ai fini contributivi è di 1401,86 al giorno che si tramutano in ritenute totali ENPALS GIORNALIERE di 462,61 (il 33% di 1401,86).
Di queste, in fattura vanno dichiarate dal lavoratore il 9,19% ovvero 128,83 euro.
A questo punto bisogna aggiungere la parte del Contributo di solidarietà del 2,5% (totale tra lavoratore e datore del 5%) il calcolo sarà da effettuarsi partendo proprio da quel massimale di 1401,86 fino al reale lordo giornaliero. Il nostro esempio diceva 10mila euro lorde in tre giorni. Quindi 3333. Dunque 3.333-1401,86=1931,14 euro.
Su questo calcolate il 2,5% GIORNALIERO da mettere in fattura (48,27 euro).
Infine bisogna calcolare 1% del Contributo Integrativo che in questo caso dovrà calcolarsi sottraendo dalla cifra massimale di 1401,86 il valore di 141,68: dunque 1401,86-141,68 avremo 1260,18.
Per cui questo 1% da aggiungere in fattura sarà 12,60 euro.
Quindi il Totale ENPALS GIORNALIERO per un lavoratore che ha un compenso lordo di 10mila euro per una recita con due giorni di prova, e che è inserito con codice Y3 (cioè iscritto prima del 1995) sarà:

128,83 euro+
2,5% della differenza tra 3.3333 -1401,86 = 48,27 euro+
1% DELLA DIFFERENZA TRA 1401,86-141,68=12,60.
Totale giornaliero ENPALS a carico del professionista lavoratore=189,70 euro
Totale finale per 3 giorni di prova e recita = 189,70×3= 569,10 euro.

A questo punto, è conveniente per il Teatro e soprattutto per il professionista spalmare il compenso lordo in più giornate. Come si fa?
Se il Teatro vi scrittura dal 10 maggio al 30 maggio voi oltre questo periodo (20 giornate) potrete aggiungere altri 10 giorni in fattura come periodo di “preparazione professionale”.

Prendiamo il caso esempio 3.
Avevamo un compenso totale di 8000 euro lorde per 20 giorni di scrittura teatrale.
Quindi 400 euro al giorno lordi.
Ma se noi aggiungiamo 10 giorni preparazione ecco che il compenso lordo sarà di 266,666 al giorno. 
A questo punto non scatta il Contributo di Solidarietà del 5% (metà pagato dal Teatro e metà dal lavoratore), quindi si evita di mettere in fattura 2,295 euro x 20 giorni= 45,90 euro. 
Anche il Teatro risparmia 45,90 euro (perchè il Contributo Solidarietà si paga metà per uno), ma soprattutto il professionista si ritrova con 10 giorni in più di giornate ENPALS, il cui totale annuale sappiamo essere di fondamentale importanza ai fini pensionistici.

PS: per i regimi minimi cambia solo la detrazione irpef e l’iva. Il calcolo ENPALS è uguale.